La cittadina di Vinchiaturo, connubio eccellente tra tradizioni popolari, cultura e sapori, sorge presso l’omonima sella: il passo di Vinchiaturo, che separa l’Appennino Centrale da quello Meridionale, in una splendida posizione geografica. Le origini del suo insediamento sono molto antiche, come dimostrano numerosi ritrovamenti archeologici che legano l’attuale centro con l’antica città sannita di Ruffirio, situata verosimilmente presso l’altura di Monteverde. Secondo alcune interpretazioni, l'origine del paese è da ritrovare nell'antica città sannita di Ruffirio, allogata su di un aspro e quasi inaccessibile rialzo calcareo, presso l'attuale altura di Monteverde, dove cospicue sono le testimonianze di un'attività edilizia ed artigianale del passato. La storia di Vinchiaturo e delle sue genti è infatti legata indissolubilmente alle vicende di questo luogo, il Monteverde, di sicuro abitato dagli antichi Sanniti; punto di osservazione ideale per godere del meraviglioso panorama dei monti del Matese. In località Monteverde, è possibile osservare i resti di una delle più antiche chiese del Molise: la Chiesa di Santa Maria di Monteverde o Santa Maria a Monte. Oggi Vinchiaturo è un centro artigianale e commerciale di prim’ordine. Lo stemma è caratterizzato da una torre merlata da cui pendono due grosse catene questo è il simbolo di "Vincula Catenis" da cui deriva il nome Vinchiaturo, indicherebbe il luogo in cui si intersecano il tratturo che da nord va a sud con quello che da est va ad ovest. Il suo centro storico offre al visitatore piacevoli occasioni per andare alla scoperta dei vicoletti più nascosti e il suo territorio si presta per diverse escursioni in natura. Il centro abitato è posto a 622 mt. sul livello del mare e da un'attenta osservazione planimetrica si possono notare più insediamenti disposti intorno a piazza Municipio ed un asse che da qui si proietta verso la campagna aprendosi come arteria di sviluppo. Domina il paesaggio la chiesa parrocchiale di Santa Croce ubicata nella parte alta del paese, dall'incantevole ed imponente torre campanaria a quattro piani inizialmente rivolta verso l'attuale borgo chiamato "quatta" (arroccato). Di particolare interesse è la Fontana dei quattro Leoni sulla piazza principale del paese, Piazza Municipio, dove quattro leoni sistemati su quattro plinti intorno alla vasca principale fanno fuoriuscire l'acqua. In località Carbone, a pochi minuti dal centro abitato, è sito un laghetto che, per la sua conformazione, è particolarmente suggestivo, attualmente utilizzato per la pesca sportiva e l'area circostante per i pic-nic. Molti sono gli esempi di architettura rurale e di edilizia urbana in pietra, a testimonianza dell'arte scalpellina qui praticata negli anni passati. Nel territorio vi sono negozi, ristoranti, hotel, aziende agricole ed artigiane e vi è un'area destinata ad insediamenti produttivi dove già si sono diverse industrie. Molti i servizi e le attrezzature per il tempo libero e lo sport. Tanti anch i luoghi di culto e di interesse: la Chiesa di San Bernardino, il cui portale reca un mirabile lavoro degli scalpellini dell’epoca, sorge ai piedi del colle sul quale furono edificate la Chiesa Madre e il palazzo marchesale Barone. Inoltre, da segnalare, la Chiesa del Purgatorio e il Santuario di Santa Maria delle Macchie. Tra i monumenti degni di nota, la Fontana dei Quattro Leoni, il Monumento dell’Emigrante, la Crocella e il Convento di Santa Lucia (oggi appartenente a privati). Il paese è molto legato alle sue tradizioni popolari, tant’è che ogni anno richiama una grande affluenza di turisti in occasione dei festeggiamenti del Carnevale con il tradizionale appuntamento “La Pezza de Casce” (la forma di cacio), antico gioco che si tramanda da generazioni e che vede contrapposte due squadre che si fronteggiano facendo rotolare per le strade del paese una grossa forma di formaggio stagionato, fino al traguardo.