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Gambatesa

Gambatesa è un paese collinare che affaccia sulla valle del Fortore regalando una bellissima visuale sul Lago di Occhito, costeggiato da una caratteristica e panoramica ippovia che offre la possibilità di effettuare rilassanti passeggiate a piedi o in bicicletta. Nel 2017 è stata inaugurata l’area camper che ha permesso al paese di accedere alla rete del turismo itinerante favorendo l’accoglienza degli amanti della vita en plein air. Nel centro storico sorge il Castello di Gambatesa che conserva al suo interno un ciclo di affreschi eseguito da Donato Decumbertino, allievo del Vasari, nell'anno 1550. Sono presenti rappresentazioni di avvenimenti storici e racconti mitologici che si intrecciano con una acuta simbologia, allegorie e metafore che si rincorrono e si ricollegano in contiguità nei diversi ambienti del maniero. Nelle immediate vicinanze del castello medioevale è situata la Chiesa parrocchiale, intitolata a S. Bartolomeo Apostolo che fu consacrata il 16 luglio 1696 dall'Arcivescovo di Benevento Cardinale Orsini che poi fu eletto papa (Benedetto XIII). La chiesa di S. Nicola, risalente al XIV-XV sec. è oggi un piccolo gioiello d'arte sacra romanico-rinascimentale grazie alle pregevoli tele che ornano le pareti interne. È un'opera interessante il cui ignoto autore è riconducibile alla cerchia di Giuseppe Cesari detto Cavalier d'Arpino nella cui bottega passarono artisti del calibro di Giuseppe Reni e Caravaggio. Il santuario di Maria SS della Vittoria è ubicato nei pressi del tratturo Castel di Sangro-Lucera e fu edificata nel XII secolo. Il santuario riveste grande importanza per la fede dei gambatesani in quanto ospita la statua della Madonna della Vittoria che viene annualmente accompagnata in paese nell’ultima domenica di Luglio, portata a spalla dai fedeli che percorrono antichi tracciati rurali. Giunta in paese viene accompagnata nella chiesa parrocchiale con la tradizionale processione delle Traglie (antichi mezzi di trasporto, un tempo trainati dai buoi) colme di covoni e trainate da mezzi agricoli e animali. Viene poi portata in processione nel giorno dell’Assunta il 15 Agosto. L'infiorata artistica del Corpus Domini, nata nel 1993, riprende l'antico rito di cospargere di fiori il percorso processionale. La pratica di creare dei tappeti floreali suscita grande partecipazione tra la popolazione che si dedica alla raccolta dei fiori e di altri materiali idonei per le composizioni floreali. La festa di S. Giuseppe si caratterizza per il rituale banchetto organizzato in famiglia composto da 13 pietanze in corrispondenza ai 13 "privilegi" del Santo. La processione in onore di S. Antonio è nota per la sfilata di animali da soma variamente ornati con coperte multicolori, nastrini e merletti al termine della quale il Comitato offre i tipici biscotti all’uovo e vino alla popolazione. Il paese è rinomato per la sua grande vocazione musicale che trova la sua massima espressione nella presenza di due bande musicali e nella secolare tradizione delle “Maitunate” che si ripete annualmente durante la notte di capodanno, rappresentando un rito canoro-musicale di buon augurio. Gruppi di giovani e meno giovani divisi in squadre, a partire dalla sera del 31 Dicembre e fino al giorno successivo, attraversano tutto il paese sostando nelle case di amici, parenti e notabili del posto per improvvisare in rima le maitunate, prendendo di mira in tono scherzoso e canzonatorio i padroni di casa. Tutte le squadre protagoniste della notte saliranno a turno sul palco esibendosi in brani strumentali o cantati e maitunate. Dal 2008 in occasione del capodanno si svolge un raduno di camperisti che ad oggi ha permesso a migliaia di ospiti, provenienti da tutta Italia, di visitare il paese e di partecipare attivamente alla tradizione. Nel 1978 nasce a Gambatesa il Festival della Canzone Dialettale Molisana che si pone come evento alternativo volto a valorizzare e promuovere il dialetto locale in musica. Il Festival rappresenta una competizione in cui autori, interpreti e parolieri molisani si esibiscono in canzoni inedite, rigorosamente in dialetto, dando vita ad uno spettacolo canoro-musicale unico nell’intera regione.

Borghi

Baranello

Il Paese di Giuseppe Barone: dalla monumentale fontana dedicata alla dea Cerere alla collezione capolavoro del Museo Civico

Campobasso

Di origine medievale, ricca di valori storici e artistici, è posta sul pendio di un colle dominato dal castello Monforte

Casacalenda

Borgo di età preromana, oggi sito ricco di ritrovamenti archeologici legati al passaggio del condottiero cartaginese in Italia

Ferrazzano

Tra i borghi classificati come “bandiere arancioni” dal Touring Club per le peculiarità e le caratteristiche di accoglienza

Guardialfiera

un accogliente paese situato sul dorsale di una dolce collina nel cuore del basso Molise

Isernia

Incastonata in un paesaggio di monti dalle cime innevate e immersa nel verde delle sue colline, vanta origini risalenti alla preistoria

Morcone

Tra portali barocchetti e porticati rustici, in atmosfere da viaggio nel tempo, dal silenzio salgono note di vento, canti di passeri e ritmi di passi

Pietracupa

Il centro abitato si sviluppa intorno ad una roccia in posizione dominante sul territorio circostante; le colline si alternano alle vallate tra le quali scorre il torrente Vella, affluente del Trigno

Ripalimosani

Posto su di un costone arenaceo alla destra del fiume Biferno è in posizione abbastanza privilegiata data la vicinanza con il capoluogo

Spinete

Di origine medievale, situato ai piedi del Massiccio del Matese, si trova sulla cima di una collina e si estende verso la vallata

Vinchiaturo

Connubio eccellente tra tradizioni popolari, cultura e sapori, sorge presso l’omonima sella: il passo di Vinchiaturo, che separa l’Appennino Centrale da quello Meridionale

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